“Sono tutti liberi, sciolti”

Immagine tratta dalla sezione «Tavole sinottiche»
Tav. I - Villa Valsalva: quadro burocratico

Il testo che segue è l’ottavo capitolo del libro «Casino Conolly», scritto tra il 2013 e il 2020, di prossima pubblicazione presso la casa editrice francese «La Barque» nella traduzione di Benoît Gréan.
La struttura del testo è organizzata in nove capitoli più una sezione visiva composta da altrettante «Tavole sinottiche».
«Casino Conolly» è un’architettura di architetture: il titolo di ogni capitolo si riferisce ad alcuni degli edifici presenti nell’ex San Lazzaro, l’area manicomiale a struttura disseminata di Reggio Emilia. Si tratta di una città nella città la cui origine risale alla seconda metà del XII secolo, quando l’ospedale di San Lazzaro sorge come lebbrosario in luogo chiamato «alla braida del vescovo», per poi essere trasferito, nel 1217, lungo la via Emilia a San Maurizio. Nel corso del tempo si trasformò in ricovero per malati e mendicanti e destinato, da Francesco III nel 1754, all’accoglienza esclusiva di alienati mentali.
La rivoluzione architettonica dell’Area ex San Lazzaro avviene nel XIX secolo per volontà di Francesco IV – una volontà di rinnovamento e di riforma – e, sino al secolo successivo, è documentata un’intensa attività edilizia e riorganizzativa.
«Casino Conolly» non è un libro che documenta la storia dell’ex complesso manicomiale, ma recupera nella sua stesura un massiccio corpo documentale storico di natura clinica, scientifica, filosofica… oltre a prelievi testuali non direttamente riferiti al frenocomio (da Qohélet, Martin Buber, Foucault, Flaubert, Daumal, Ballard, Zukofsky… dialoghi tratti da film, indicazioni da manuali contro la repressione e molto altro).
Scrive Antonio Devicienti: «trattare la lingua (e il suo lessico, la sua sintassi) come fosse il complesso degli edifici significa svelarne (o confermarne) i risvolti autoritari e repressivi, contestarli uno a uno, cercarne vie di fuga e di liberazione. Significa anche rintracciare le radici storiche, economiche, sociali di quel sistema repressivo – quella che infatti appare come una minuziosissima descrizione o un massiccio prelievo da fonti documentali è, invece, l’assunzione del segno alfabetico come manifestazione già di per sé di un’allucinante, disumanizzante costruzione di una struttura concentrazionaria».

Cortile della Direzione medica e Servizi generali, foto d’inizio Novecento – Reggio Emilia, Biblioteca scientifica Carlo Livi,
Archivio ex Ospizio S. Lazzaro, Fotografie

SERVIZI GENERALI E CORPO CENTRALE

— Ho un cuore potente.
— Ho un cuore pieno di sangue.
— Ho un cuore da domatore di bestie, di carne, di cose immonde e di topi.
— Mi usano la frusta addosso, e il bastone.
— Mi aprono in due la testa e ne mangiano l’interno.
«Tutto ciò li rende più feroci, fa il loro sangue più rosso, più vivace.
Hanno l’occhio più aperto, più in fuori, e tutto appare più grande.»
Il Segretario dei Servizi Generali tiene un registro in cui scrive come in un diario; la calligrafia è regolare e ordinata; il corpo letterale sta appena sopra ogni rigo e lo segue in parallelo senza mai toccarlo. Soltanto le lettere con gli allunghi inferiori lo trapassano. Il Segretario ha una perfetta conoscenza dell’anatomia grafica. È evidente che s’intende di corpo, che lo padroneggia mantenendolo tra i righi; si concede solamente una licenza con gli allunghi superiori e li mantiene appena sotto il rigo sopra. Risparmia spazio e distilla purità, non saltando un rigo andando a capo ma evitando ai superiori e agli inferiori d’intrecciarsi e imbastardirsi.

Da un estratto di pagina del 22 aprile:
«Prelevato alle ore 7.15; fissato al tavolo per le vivisezioni; dopo il blocco del muso nella morsa, gli vengono legati gli arti. […] è il primo trattamento sperimentale che fa uso del compasso scorsoio.»

Fotogramma dal video di Barbara Ferretti girato nell’Area ex manicomiale San Lazzaro nel 2013. Il video è stato proiettato a Ex.it 2013 durante la lettura di Mariangela Guatteri del primo capitolo, «Casino Conolly», dell’omonimo libro.

In una nota esplicativa si apprende che lo strumento è di fabbricazione tedesca ed è impiegato per saggiare la capacità di alloggiamento della materia cerebrale dalla quale si evince la natura e la quantità di pensiero possibile. Il Segretario evidenzia inoltre la semplicità d’uso dello strumento che, con le sue branche dritte in acciaio, misura con precisione la profondità delle cave del cranio.

Un’apposita sezione del registro è dedicata a brevi frasi, 3 righi al massimo. Il Segretario è tenuto a scriverle per il Corpo Centrale. Ogni frase viene incisa su formelle in terra cruda dai dipendenti della Colonia-Scuola Marro, in altrettanta bella scrittura. Se ne cuociono un centinaio per volta e si applicano sui muri esterni del Corpo, da terra a comuni.

Fotogramma dal video di Barbara Ferretti girato nell’Area ex manicomiale San Lazzaro nel 2013. Il video è stato proiettato a Ex.it 2013 durante la lettura di Mariangela Guatteri del primo capitolo, «Casino Conolly», dell’omonimo libro.

Il tetto del Corpo Centrale è piatto. La facciata principale è abbellita da un frontone alto circa 80 centimetri. Anche dal basso e anche dai campi si può leggere quanto vi è inscritto e inciso.

La scrittura è calligrafica quindi equilibrata.

Le idee comuni sono le parti del corpo del Pensiero Comune che è quello Normale.

Lo zoccolo che corre alla base del Corpo è alto 30 centimetri. Aggancia tutto il perimetro a terra. Anche la zoccolatura della facciata principale è scritta e incisa.

Ci avviamo a diventare una società essenzialmente articolata sulla norma.

— Il che implica un sistema di sorveglianza.
— Di controllo.
— E saranno completamente nuovi.
— Una visibilità incessante.
— Una classificazione permanente degli individui.
— Gerarchizziamo.

Dal momento che sta per costituirsi una società fondata sulla norma, la medicina, come scienza per eccellenza del normale e del patologico, sta diventando la scienza regina.

«Attribuire qualifiche.

Stabilire dei limiti.

Emettere delle diagnosi.

La norma diventa il criterio di divisione tra gli individui.»

Fotogramma dal video di Barbara Ferretti girato nell’Area ex manicomiale San Lazzaro nel 2013. Il video è stato proiettato a Ex.it 2013 durante la lettura di Mariangela Guatteri del primo capitolo, «Casino Conolly», dell’omonimo libro.

Al termine dell’elenco il Segretario Generale sottolinea tutto il rigo finale: Dal diritto alla norma, profilare!

— Sono nudo.
— Sono normale.
— Sono completamente formato.
— Mi calmano la testa con la goccia d’acqua.
— Mi snervano.
«Tutto ciò li rende più docili, fa il loro sangue più puro, più dolce. Hanno l’occhio più fisso, più infossato, e tutto appare più normale.»

13 maggio
«Prelevato alle ore 12.39; fissata la testa nel fermatesta ; dopo il blocco del muso con le cinghie, gli viene legato l’intero corpo al letto. […] è il primo trattamento sperimentale che fa uso del protocollo per il trattamento dei Clamorosi.»

In una nota esplicativa si apprende che il protocollo istituisce l’utilizzo combinato del Fermatesta, della Goccia, del Casco del Silenzio, della Goccia Bis in quest’ordine esatto; che la struttura parallelepipeda contenente la testa è rivestita internamente di cuoio imbottito e ha, in ciascuno dei suoi lati, un attacco in ferro con corrispondenti cinghie; che la Goccia consiste in un’urna eretta su un alto treppiede e dalla quale gocciola acqua giorno e notte di fianco all’immobilizzato; che il Casco del Silenzio è un copricapo completo di cinturoni di forma svasata per il mento, raccordati da una piccola cinghia nella parte posteriore; che la Goccia Bis è il premio finale per il clamoroso: gocciola acqua giorno e notte sulla sua testa, se se lo merita.

A corredo e a chiarimento della nota esplicativa è affiancato un disegno che illustra le 4 fasi del protocollo — uno schizzo dal tratto sicuro e netto, impossibile da fraintendere — e ulteriormente dettagliato nella didascalia e in una nota alla didascalia. 

«In questo esperimento di normalizzazione l’obbiettivo principale è la messa a nudo della funzione sociale della medicina. Il medico è al centro di questa società. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti.»

— Nella famiglia.
— Nella scuola.
— Nella fabbrica.
— Nel tribunale.
— Norma il sesso,
— l’educazione,
— il lavoro.
— E il crimine.
Coro — Più forte di ogni religione, la medicina è la nostra istituzione, la nostra tecnica, la scienza. Rischiara la povertà d’ogni credenza con una fiamma abbagliante e veritiera.

Fotogramma dal video di Barbara Ferretti girato nell’Area ex manicomiale San Lazzaro nel 2013. Il video è stato proiettato a Ex.it 2013 durante la lettura di Mariangela Guatteri del primo capitolo, «Casino Conolly», dell’omonimo libro

CENTO FORMELLE (DA TERRA A TETTO)

Il criminale è sempre odioso | La cella è sempre spaventosa: non se ne sono ancora trovate di deliziose | La scienza è infusa | La stitichezza influenza le idee politiche | Tutte le malattie vengono dallo stomaco | L’abitudine è una seconda natura | Il popolo non ha bisogno di istruzione per guadagnarsi da vivere | Si è molto esagerato sui crimini dell’Inquisizione | I banditi sono sempre feroci | Le donne butterate sono tutte lascive | Il materasso, quanto più è duro, è igienico | La matrice è sinonimo di vulva | Le metafore abbondano sempre nello stile | La mezzanotte è il limite del lavoro e degli onesti piaceri; tutto ciò che si fa dopo è immorale | Non s’immagina neppure quanto sia lungo un minuto | Siamo tutti tutti divorati o crocifissi | Il mare è senza fondo | La maschera rende spiritosi | Per rimetter su il morale di un malato, ridere del suo male e negare le sue sofferenze | Le smorfie sono malattia dei nervi | Il libero scambio è causa di tutti i nostri mali e delle incertezze del commercio | La letteratura è occupazione di oziosi | La grammatica è cosa chiara e semplice | Le persone grasse nuotano naturalmente e fanno disperare i carnefici perché comportano delle difficoltà nelle esecuzioni | L’esercizio fisico salva da tutte le malattie | Le evacuazioni sono spesso copiose | Parlare sempre con rispetto della Famiglia | L’ordine e l’economia conducono alla ricchezza | Gli emigrati si guadagnano da vivere insegnando a suonare la chitarra e facendo insalate | L’erezione si dice parlando solo dei monumenti, come quella dell’Obelisco | Gli ergastolani hanno tutti facce patibolari e mani abilissime: scolpiscono noci di cocco, intrecciano canestrini di vimini e stuoie | L’errore è peggio di un delitto | Il Dottore è sempre buono | La donna è una delle costole di Adamo e la persona del sesso | Gli ebrei sono tutti negozianti di occhialetti e tutto ciò che non si capisce è ebraico | L’eccezione conferma la regola ma non ci si avventura a spiegare in che modo | L’operaio è sempre onesto, quando non fa sommosse | Soltanto il genio può capir l’idiota | Un ordinato modo di vivere | Le illustrazioni sono molto belle | Il carattere umano si cancella | Gli idioti rappresentano un movimento | C’è la regressione della specie | La libertà è subordinata alla legge e alla disciplina | I letti sono tutti di noce | La condizione dello straniero è precaria | Una cosa stabile è il letto di contenzione | Ogni malanno di classe si abbatte su delle masse in modo obiettivo | L’ordine è maggiore, il comitato è forte | Il corpo deve essere rotto a ogni destrezza | Il principio è contaminato dalla realtà | L’autorità è una faccenda di calma e di ragione | Lo specchio è uno strumento; lo specchiarsi è una tecnica estraniante | C’è bisogno di spazio | Lo sguardo ha il potere di rianimare | La poesia non c’entra | Il linguaggio è di una semplicità estrema | Il corpo mostra dei sintomi | Il rinnovamento è radicale | Sull’isola ci sono più forme | Oltre questo mondo ciò che è cattivo è realmente cattivo | Ogni genere si unisce con cose dello stesso genere | La mente vaga nei deserti dell’anima | Gli uomini vogliono troppo | L’uomo è pieno di fragilità | Il bambino è grazioso | Liberaci dal male | La tortura ha la sua giustezza | Le misure sono dei confini | Ognuno ha un ruolo preciso e un motivo sicuro per fare ciò che fa | È giusto il confine | Bisogna piegare le ginocchia | Gli umani sono pieni di certezze e affamati di emozioni | Il linguaggio si articola e si disarticola | Non succede nulla se non ciò che non può essere controllato | Nelle Comunità ogni individuo è libero di esprimere se stesso | Tutto appare solido e impenetrabile | Nessuno è mai lasciato solo | Ogni trasmissione è pubblica | Nessuno ha niente da nascondere | Nessuno detiene il potere | Ogni mutazione è registrata e studiata | Tutti godono delle stesse possibilità | Tutto è regolato secondo criteri prestabiliti e suscettibili di variazione | Ogni spartizione è basata sui suoi princìpi | Lo spazio è una questione di pura intuizione | L’uso della creatività va incoraggiato | Ognuno vuole meritarsi di essere desiderato | La bontà e la bellezza dell’Istituzione | Il maltrattamento e la violenza sono mossi da sincere aspirazioni di progresso | La pace sia con te | La fine è senza fine | Il fiocco di neve si dissolve nell’aria pura | Il vincolo ha i suoi effetti positivi | Il verdetto dell’anima | L’oscurità del buio senza Dio | La pura luce sorge dall’interno se stimolata dall’esterno | La devozione annulla ogni stato di dolore | Il soffio animatore | L’uomo è ritoccato da Dio |

Mariangela Guatteri durante la lettura di «Casino Conolly», primo capitolo dell’omonimo libro, a Ex.it 2013, rassegna internazionale di scritture di ricerca
NOTA AL TESTO

Alcuni capitoli di «Casino Conolly» sono già stati pubblicati: «Casino Conolly» in Ex.it. Materiali fuori contesto, Tielleci, 2013; «Villino svizzero» in Semicerchio – Rivista di poesia comparata, n. LIV (1/2016) e su GAMMM; in francese, «Chalet suisse» in La barque dans l’arbre n. 4/5 (Inverno 2020-2021), traduzione di Benoît Gréan;  «Sezione Lombroso» in il verri n. 72 (Febbraio 2020).
«Colonia-Scuola Marro» è stata performata a Bologna, nel contesto di Bologna in Lettere 2017 – Interferenze – Festival Multidisciplinare di Letteratura Contemporanea e a Milano, in occasione di Riscrizione di mondo #2 – Spazi intraterrestri e altre uscite a cura di Gianluca Codeghini e Andrea Inglese (26 maggio 2017).
La lettura, registrata dall’autrice, di «Servizi Generali e Corpo Centrale» è stata trasmessa a Roma nella Scatola sonora durante il festival “Di là dal fiume”, III edizione, 2020 (registrazione audio del brano al minuto 59:55).