Un salto nel vuoto dell’immagine. Una caduta la cui visione è preclusa allo sguardo dello spettatore. Tocca alla parola – a un groviglio di frasi, affermazioni, presunte sentenze – la ricostruzione di ciò che l’occhio non ha visto; l’analisi di una dinamica che non necessariamente farà emergere la verità dei fatti. Anatomia di una caduta, di Justine Triet, narra la ...