La lectio facilior è dura a morire. I luoghi comuni consolidati nel lessico e nella memoria collettiva sembrano impermeabili a ogni approfondimento critico. La frase che leggiamo sull’incisione 43 della serie Caprichos di Francisco Goya y Lucientes è comunemente intesa come apologia della ragione, la laica divinità che andava affermandosi alla fine del 1700: El sueño de la razón produce ...

Ho ascoltato Ryuichi Sakamoto, per la prima volta, tra il 1990 e il 1991. Avevo 23 anni e, all’epoca, mi nutrivo quasi esclusivamente di Monteverdi, Bach, Händel, Mozart e dintorni. L’occasione fu la proiezione del film Il tè nel deserto, di Bernardo Bertolucci, per cui il compositore giapponese aveva scritto la colonna sonora. L’impressione fu intensa. Il tema principale, The ...

I morti si aggrappano alla memoria dei vivi per non essere del tutto morti. Javier Cercas, “Soldati di Salamina”  «Sai il tempo, tutto il tempo, tra questa parola e il tuo tempo» Juan Gelman, “Dice la parola poesia per la prima volta”   Lasciando la casa del padre (e i suoi fantasmi) Nell’ultima scena di Marx può aspettare di Marco ...

Un dialogo con Marco Barbon Uno sguardo meditativo apre lo scenario del tuo teatro all’infinito spazio del Mediterraneo. Uno spazio poetico che si dirige verso un universo sospeso tra l’attraversamento e la stasi dei luoghi che vivi. Nei tuoi lavori le frontiere abbandonano la materialità delle norme per dirigersi verso una condizione “spazio-temporale” piuttosto immaginata che constatata. L’obiettivo si posa ...