Volendo andare in cerca di primati dell’uomo nei confronti delle altre specie animali, si può certamente individuarne uno nella grande varietà di modi di vivere e di rapportarsi alla biosfera che caratterizza la specie umana. Varietà che si potrebbe indubbiamente considerare un valore, uno di quei casi in cui la quantità genera qualità, se non fosse che spesso essa è ...

«A volte quando in un fotogramma non riesci a capire che cosa vedi o c’è una zona d’ombra, la mente può lasciarsi trasportare dalla fantasia. Se invece nel fotogramma è tutto estremamente nitido, cosa resta da immaginare? Nulla». David Lynch, In acque profonde, 2006 Della bellezza nell’immagine non si parla mai abbastanza e se lo si fa ci si rivolge ...

Se fosse una favola tramuteremmo le tue ferite in arte, poesia, teatro. Le muteremmo in ulteriore luce. Ma questa non è una favola. O forse sì. (da Il mare nascosto) La pacata immagine di un uomo immobile sull’estremo confine del mare, come dire del mondo, un ragazzo in fuga fra tenebre e lampi di luce. Poi un paesaggio di desolate ...

Gabriele Basilico ripassa con un pennarello nero il profilo dei grattacieli di una sua fotografia di Valencia. Traccia le linee verticali e quelle orizzontali, colora la facciata, e lascia in bianco il fianco del palazzo: «la città è un insieme di pieni e di vuoti». Con il suo pennarello, versione moderna dello stilo, l’asticella appuntita a un’estremità per incidere la ...

 «… ma trovo che il suo libro si spinga molto oltre, pur senza averne l’aria, e quasi inavvertitamente, il che coincide con il livello più alto dell’arte». Albert Camus Così scrive Albert Camus in una lettera inviata a Georges Simenon all’uscita, nel 1942, del romanzo di quest’ultimo La veuve Couderc (La vedova Couderc, tr. it.). Camus, che lo stesso anno ...

Nell’immaginario ormai divenuto collettivo che circonda la figura di Gabriele Basilico, il fotografo non può essere scisso dall’ambiente della città, qualunque essa sia. L’humus di Basilico lo troviamo nelle giungle di cemento e asfalto, macera nel terreno fino a spuntare in una nuova forma, come fosse un frutto amorevolmente coltivato. Ed è questo che traspare dalla grande retrospettiva che Palazzo ...

Sulle povere voci, sulla povera spiaggetta, il temporale getta un’ombra leggera, biancastra. Qui finisce l’Italia, finisce l’estate. (Pier Paolo Pasolini in “La lunga strada di sabbia” parte terza, Successo, 5 settembre 1959) Sono queste le parole conclusive del diario di bordo tenuto da Pier Paolo Pasolini, tra il giugno e l’agosto 1959, quando, al volante di una Fiat 1100, l’autore ...

«Ogni uomo è fatto in un modo diverso. Dico, nella sua struttura fisica, ma anche nella sua combinazione spirituale. Quindi tutti gli uomini a loro modo sono anormali, tutti gli uomini sono in un certo senso in contrasto con la natura» Giuseppe Ungaretti «Ungaretti secondo lei esiste la normalità e l’anormalità sessuale?» A questa domanda posta da Pier Paolo Pasolini ...

Il folclore è una tavola imbandita che serve a nascondere l’orrore. Dietro la tavola, fuori dagli occhi, avviene ciò che non si può dire… La mafia è il trionfo della menzogna, è il rovescio che diventa verso, il sotto che viene a galla, il basso che si fa alto, il delitto che si trasforma in regola. (Emma Dante, dalle note ...

Sappiamo che l’intenzione di fare della Pasqua un ‘memoriale’, un poco tranquillizzante dal punto di vista psicologico e, al contempo, per paradosso, angosciante, ci riproporrà ancora negli anni a venire, nello stesso modo, uno degli eventi più significativi della storia, da cui è nata la religione cristiana. Non è un ritorno alla temporalità ciclica della grecità, ma il tentativo di ...