La fotografia che si pretende d’arte spesso intende se stessa come un apparato puramente visivo1 per questo si presenta programmaticamente e talvolta perfino polemicamente come un’attività muta e silenziosa, dichiaratamente estranea al linguaggio verbale. Un’attività, insomma, che diversamente dal linguaggio avrebbe a che fare con misteriose “capacità intuitive” nascoste dentro l’autore che comunicano direttamente con analoghe capacità contenute nel fruitore. ...
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